L’umidità di risalita: il falso mito del “nascondere” il problema e una soluzione innovativa per gli edifici storici

Nel contesto delle nostre città storiche, dove le abitazioni sorgono spesso su strutture murarie risalenti a secoli fa, il problema dell’umidità di risalita rappresenta una delle principali criticità per la salubrità e l’efficienza energetica degli ambienti interni. Troppo spesso, si ricorre ancora oggi a soluzioni tampone che, lungi dal risolvere il problema, si limitano a nasconderlo, peggiorando la situazione nel medio-lungo periodo. L’idea errata che basti coprire l’umidità con materiali di pannellature senza affrontarne le cause profonde è purtroppo una prassi ancora molto diffusa.

Questo approccio si rivela particolarmente dannoso negli spazi ristretti tipici dei centri storici. Infatti, interventi invasivi come la posa di contropareti o rivestimenti di notevole spessore (fino a 10 cm o più) rubano spazio vitale e riducono il comfort abitativo, senza garantire alcun miglioramento in termini di traspirabilità, isolamento o salubrità degli ambienti.

Recentemente, ci è stato sottoposto un caso emblematico riguardante un edificio ubicato a Venezia, dove l’umidità di risalita capillare aveva compromesso la vivibilità degli ambienti. In collaborazione con un team tecnico specializzato, è stata progettata una soluzione integrata che prevede l’utilizzo di una tecnologia innovativa per l’interruzione della risalita capillare. Questo sistema agisce neutralizzando la capacità dell’acqua di risalire per capillarità attraverso i materiali porosi delle murature, intervenendo sulla polarizzazione molecolare dell’acqua stessa, e interrompendo così il fenomeno alla radice.

A completamento dell’intervento, verrà applicato il nostro rivestimento deumidificante Dwall, appositamente studiato per favorire la massima diffusione del vapore acqueo verso l’esterno e al contempo ristabilire un comfort termico adeguato all’interno degli ambienti. Un aspetto cruciale di questa soluzione è il suo ingombro estremamente ridotto, pari a soli 1,5 cm, che rappresenta un vantaggio significativo rispetto ai sistemi tradizionali, spesso spessi anche 10 cm.

Il rivestimento Dwall è il frutto di anni di ricerca e sperimentazione nei settori dell’isolamento e della deumidificazione, ed è stato concepito per offrire prestazioni elevate in contesti delicati come quelli degli edifici storici. Tra i principali vantaggi troviamo.

• Spessore minimo (1,5 cm): ideale per ambienti con metrature limitate e vincoli architettonici;

• Altissima traspirabilità: facilita l’evaporazione dell’umidità residua nei muri;

• Effetto termoregolatore: migliora il comfort abitativo riducendo l’escursione termica tra le pareti e l’ambiente;

• Compatibilità con i materiali storici: formulato per rispettare le caratteristiche dei supporti antichi senza danneggiarli;

• Rapidità e semplicità di posa: riduce i tempi e i costi di intervento.

Questo tipo di approccio, rispettoso delle peculiarità architettoniche e strutturali degli immobili d’epoca, è un esempio virtuoso di come l’innovazione tecnologica possa sposarsi con la tutela del patrimonio edilizio, contribuendo al miglioramento della qualità della vita nei nostri centri storici. Una strada che SB Bio Building sagl ha scelto di percorrere con determinazione e competenza, in linea con i principi di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile che ne guidano ogni intervento.

Se sei interessato oppure hai un caso da sottoporci contattaci



Indietro
Indietro

Invito al corso di formazione per installatori di membrane in EPDM Giugliano in Campania (NA)

Avanti
Avanti

La muffa interna: cause trascurate e soluzioni intelligenti. Il caso studio di un appartamento a Mestre (Venezia)