Progetto di efficientamento termico nel rispetto del paesaggio dolomitico
L’intervento di riqualificazione energetica interna, attualmente in corso presso il Comune di Revine Lago – nell’area montana di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso – riguarda la valorizzazione e l’adeguamento termico-igrometrico di una suggestiva casera situata a Pian delle Femmine, nel cuore delle Dolomiti. L’edificio, caratterizzato da un forte valore paesaggistico e identitario, è oggetto di un progetto che pone come principi cardine il rispetto del territorio, la scelta di materiali naturali e la compatibilità con la tradizione costruttiva locale, pur garantendo al contempo prestazioni energetiche ed abitative adeguate agli standard contemporanei.
L’intervento si concentra in particolare sugli ambienti interni, con l’obiettivo di migliorare il comfort climatico in tutte le stagioni, riducendo dispersioni termiche e controllando i fenomeni legati all’umidità. A tal fine sono stati impiegati materiali minerali naturali ad alta traspirabilità, capaci di regolare il microclima interno senza compromettere la traspirazione muraria e senza alterare le caratteristiche estetiche e materiche delle superfici originarie. Efficientare un edificio storico è sempre una sfida, soprattutto in contesti con spazio interno limitato e problemi di umidità. L’intervento richiede tecnologie avanzate che garantiscano risultati concreti senza alterare l’estetica originale.
La scelta dei sistemi isolanti come il Nobilium Thermalpanel e le finitura del ciclo Dwall è stata orientata verso soluzioni a basso impatto ambientale, in grado di garantire durabilità, efficienza e compatibilità con le preesistenze storiche. In particolare, sono stati selezionati intonaci e pannellature a base di calce e materiali naturali minerali, evitando l’uso di componenti sintetici non coerenti con la filosofia del progetto.
Particolare attenzione è stata riservata anche alla distribuzione degli spazi interni, che, pur necessitando di adeguamenti di efficientamento energetico, è stata mantenuta nel rispetto della tipologia originaria della casera. Questo approccio consente di preservare l’autenticità architettonica e il valore testimoniale dell’edificio, evitando interventi invasivi o alterazioni della sua identità storica. I materiali isolanti variano in spessore a seconda del loro coefficiente di conducibilità termica (λ). Maggiore è la resistenza termica richiesta, maggiore sarà lo spessore necessario per ottenere l’effetto desiderato. Per edifici con spazi interni limitati, è consigliabile optare per materiali ad alte prestazioni con bassa conducibilità termica, in modo da ridurre al minimo l'ingombro.
In sintesi, l’intervento si configura come un modello di riqualificazione sostenibile in area montana, capace di integrare esigenze di comfort abitativo, tutela ambientale e valorizzazione del patrimonio edilizio tradizionale. Si tratta di un progetto che guarda al futuro attraverso l’uso di tecnologie e materiali innovativi, ma che al contempo mantiene radici profonde nel rispetto del paesaggio dolomitico e nella consapevolezza di un utilizzo equilibrato delle risorse.
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